Cosa fare per aprire un B&B in Toscana

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Cosa fare per aprire un B&B in Toscana

Cosa fare per aprire un B&B in Toscana? Recentemente è stata posta questa domanda ed allora ho pensato di offrire alcune informazioni a coloro che stanno pensando ad un’attività interessante a costi più contenuti rispetto ad altra tipologia ricettiva.

Ho specificato Toscana perchè come certamente saprete, ogni Regione può avere le sue differenziazioni quindi prima di iniziare è sempre bene essere informati e capire di quante informazioni abbiamo bisogno.

  • Sono esercizi di affittacamere quelle strutture composte da non più di 6 camere, con una capacità ricettiva non superiore a 12 posti letto, ubicate nello stesso appartamento, nelle quali sono fornite alloggio ed eventuali servizi complementari
  • Gli affittacamere possono somministrare agli alloggiati alimenti e bevande.
  • Gli affittacamere che somministrano anche la prima colazione, possono assumere la denominazione di Bed & Breakfast

Maggiori informazioni relative alla normativa sono presenti al seguente Link

Ma la domanda sorge spontanea : quali cose dover fare ed aspettarsi per aprire un B&B in Toscana?

  1. Recarsi presso il Suap (sportello unico delle attività produttive) del proprio Comune per procedere con la presentazione della SCIA (documento che certifica l’inizio della propria attività)
  2. Le strutture sono composte da un massimo di 6 camere, ciascuna con entrata autonoma e bagno privato o in condivisione, dispongono di un soggiorno di almeno 14 mq e di una cucina o angolo cottura annessa
  3. I locali destinati all’esercizio di affittacamere devono possedere i requisiti strutturali ed igienico-edilizi previsti per le case di civile abitazione anche per quanto concerne le superfici delle camere e degli altri locali
  4. L’utilizzo delle abitazioni per lo svolgimento dell’attività di affittacamere non comporta modifica di destinazione d’uso degli edifici ai fini urbanistici.
  5. Gli affittacamere non sono soggetti alle procedure di prevenzione incendi finalizzate al rilascio dell’apposito Certificato. Ma, come per tutte le strutture ricettive con capienza inferiore ai 25 posti letto, devono comunque rispettare alcuni requisiti ai sensi del D.M. 6/10/2003 (ad integrazione del DM 9/4/1994) (vedi per es. impianti a norma e le vie di uscita in caso di emergenza).

Tra i requisiti minimi che si dovrebbero considerare :

  • Servizio ricevimento, informazioni (orario più elastico rispetto ad una struttura alberghiera)
  • Servizio assistenza all’ospite in loco o telefonicamente
  • Camere singole di almeno 8 mq
  • Camere doppie di almeno 14 mq
  • Capacità ricettiva della camera non superiore a quanto indicato dalla normativa
  • Fornitura delle utenze, acqua caldo/fredda, aria condizionata o equivalente, riscaldamento, Wi-Fi
  • Camere arredate e dotate di porta con chiusura
  • Possibilità di fornitura di altri servizi complementari
  • Riordino e pulizia dei locali quotidiana, cambio biancheria bagno e letto (da effettuarsi almeno 2 volte a settimana)
  • Per le strutture ricettive, incluso quindi B&B e affittacamere, da ricordarsi il protocollo HACCP (Hazard analysis and critical control points) ai sensi della L. nr. 155/1997, ovvero un sistema di autocontrollo riguardante gli operatori che siano coinvolti con la somministrazione di alimenti e bevande.
  • Comunicazioni ai fini statistici –> i titolari o gestori delle strutture ricettive sono tenuti alla comunicazione dei flussi turistici per finalità statistiche al Comune di riferimento. La registrazione delle presenze deve effettuarsi giornalmente entro 24 ore dalla data di arrivo.

Deve inoltre essere inviato il numero delle camere occupate, mediante procedura telematica nel rispetto della normativa vigente. La comunicazione telematica dei dati, obbligatoria anche in assenza di movimento, viene effettuata con cadenza mensile secondo quanto previsto dall’ ISTAT (art. 7, D.Lgsl nr 322/1989)

Gli immobili o porzioni di essi locati per finalità turistiche devono possedere : i requisiti strutturali e igienico-sanitari previsti per le case di civile abitazione; le condizioni di sicurezza e salubrità degli edifici ed impianti negli stessi installati ai sensi della normativa vigente

Capita non di rado di incontrare persone che non conoscono nello specifico il settore turistico e che hanno forse sottovalutato il tipo di lavoro che avrebbero dotuto svolgere. La gestione di un’affittacamere è comunque una piccola attività imprenditoriale che può rendere se curata nei dettagli, non solo per quanto concerne il check-in/-out, pulizia, cambio biancheria, servizi di assistenza ecc ecc

Cosa dunque aspettarsi se si sceglie di aprire un B&B in Toscana? Alcune considerazioni a cui ho pensato e di cui scrissi anche in passato :

  • Realizzare un business plan, anche semplificato : per meglio capire cosa aspettarsi e quali costi dover sostenere per partire
  • Chiedersi quali sono gli obiettivi aziendali : sia un tasso di occupazione medio-alto sia un margine di ricavo piacevolmente tendente al rialzo
  • Domanda e sue caratteristiche : a chi rivolgiamo la nostra offerta? Ci aspettiamo infatti che il nostro cliente-target sia molto più probabilmente il cliente leisure (lasciando coloro che viaggiano per affari o gruppi alle strutture alberghiere). Magari un cliente-business di nuova generazione che potrebbe non scartare la nostra offerta per buona posizione e servizi offerti
  • Determinazione del prezzo
  • Promozione della struttura attraverso quali canali
  • Creazione sito web, possibilmente professionale, da aggiornare ed integrarvi un buon booking engine professionale in cui sia peraltro possibile integrare un iCal per poter sincronizzare le prenotazioni da un canale all’altro.

Un potenziale cliente tende ad utilizzare e prenotare dal sito della struttura a condizione che questo però risulti mobile friendly, di facile usabilità, ben intuitivo, con poche o molte informazioni ma soprattutto ben inserite negli spazi e pagine giuste. Il booking engine non è altro che un software web che viene collegato al sito web di una struttura ricettiva e permette ai visitatori del sito di prenotare un soggiorno direttamente. E’ soprattutto un’applicazione sicura, in grado di trasmettere dati personali e della carta di credito tramite un protocollo https (criptato).

I booking engine possono essere di 2 tipi : con canone annuo o con % sul venduto il cui importo varia a seconda del fornitore. Spesso si va a contestare che serve a poco in quanto il cliente finale quasi sempre tende a rimbalzare dal sito proprietario alla OTA intermediaria… il mio parere? In fondo, non è sempre così! C’è chi dice che il tasso di conversione è bassino (intorno al 3,5%/anno)… ma questo può essere agganciato ad un discorso molto più ampio, legato agli aggiornamenti che si apportano, alla gestione della comunicazione e corrispondenza… quanto volte vi sarà capitato di potenziali clienti che vi trovano via web, magari via canali social, che si incuriosiscono di quanto raccontate ed iniziano ad interagire con voi o chi per voi fino a creare quel rapporto di fiducia che porta alla fase successiva?

  • Ultimo ma non ultimo step : cosa e come fare per accorpare tutte le informazioni relative alla struttura? Come tenere ordinato il vostro booking, CRM, contabilità, cost control ecc ecc? Sempre e solo tutto manuale?

Come vorrei sempre pensare : ad ognuno il suo… una struttura medio-grande dovrebbe curare maggiormente i vari dettagli legati alla sua struttura ed immagine che vuole proporre sul web. La gente parla sempre, tanto ed ovunque sul web come nella vita reale…

Una struttura extralberghiera può comunque rendersi interessante e con una buona offerta sviluppando il suo prodotto in modo diverso, stando attenti a quanto prevede la normativa in vigore e non perdendo di vista il proprio budget…

Che ne pensate?

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