Lo Smart Working ai tempi del Covid-19: quanto cambierà le nostre abitudini di lavoro? Quanto ci renderà resilienti, senza smettere di essere solo-player ma anche team-player con una forte attitudine al problem solving e know-how?
Ebbene, questa è una domanda che comincio a pormi sempre più spesso dato che oramai siamo in tanti coinvolti in un contesto così diversificante e di certo al di là dei confini, a prescindere dalle zone rosse, arancioni o gialle (la zona bianca è ancora un lusso riservato a pochissime Regioni)…
Ma soprattutto, cosa significa saper lavorare in modalità smart working, quanto può essere semplice o complicato sapersi gestire da sè e quanto resterà di questo interminabile periodo? Ve lo siete chiesto?
Mi viene da pensare che il lavoro in smart working ai tempi del Covid-19 abbia inevitabilmente rivoluzionato il modo di gestire il tempo e la comunicazione con clienti, fornitori, proprietari… trascorriamo così tante ore tra email, video calls, intranet aziendale ecc ecc che quasi si resta intimiditi al riprendere i contatti vis-à-vis ma che bello però poter interagire direttamente anzichè così spesso via network, non vi sembra?
I vantaggi del lavoro in smart working cominciano ad aumentare… e vi faccio solo qualche esempio :
- il lavoro in back-office procede senza problemi, continuando così a mantenere attive le comunicazioni con clienti, potenziali ospiti, prenotazioni e calendari
- si va oltre le zone di ciascuna Regione o altro Paese… il bello verrà dopo
- sempre più spessp ci viene chiesto “cosa succede se causa Covid non potrò onorare la mia prenotazione? Verrò rimborsato/a oppure come viene gestita la prenotazione?”
- veniamo letteralmente travolti dalle procedure online, così da evitare al massimo i contatti
- il lavoro in smart working può procedere senza intoppi se disponiamo di tecnologia ed ottima connessione Internet… poi sta a noi non lasciare percepire al cliente finale dove effettivamente siamo
- per le strutture alberghiere come extralberghiere può rappresentare quel valore aggiunto per cui essere preferiti rispetto ad altre realtà che ancora non si sono organizzate in tal senso
- per un candidato può rappresentare una opportunità in più per ottenre una nuova occasione lavorativa ma anche per un’azienda può essere proficuo sapere di poter collaborare a distanza
Insomma, questa situazione credo proprio che non andrà a scadere nel tempo ma al contrario verrà vista come una esigenza ed opportunità in più per entrambe le parti, perchè per coloro che lavorano in back office e che quindi gestiscono il rapporto con il cliente a distanza saranno sempre più messi nelle condizioni di proseguire in tal senso.
Per concludere velocemente questo breve post, la Legge n.81 del 22 maggio 2017 (anche detta Legge sul Lavoro Agile) ha regolato la materia del lavoro da remoto.
La normativa definisce lo Smart Working in tutti suoi aspetti giuridici: diritti dello smart worker e controllo da parte del datore di lavoro, strumenti tecnologici e modalità con cui viene eseguita l’attività da remoto.
Ora la domanda sorge spontanea : che ne pensate? Come vi trovate nel nuovo status? Azzerati i tempi di spostamento ma quali svantaggi avete riscontrato in questa tipologia lavorativa?
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