Le possibilità di promuoversi per gli Hotel sui Social Network sembrano non esaurirsi mai. Le ultime novità in campo di condivisione sono Snapchat e Instagram Stories, un’ibridazione tra instant messaging e social network che si sta diffondendo a macchia d’olio specialmente tra i giovani e i giovanissimi che oggigiorno considerano molto più di valore un contenuto a tempo, che scompare subito, purché sia vero e spontaneo.
Entrambe le realtà di Snapchat e Instagram Stories infatti si caratterizzano per la creazione di contenuti che durano pochi secondi e restano fruibili per un massimo di 24 ore.
È una forma di comunicazione che di primo acchito può spaventare ma che ha sicuramente i suoi lati positivi, come vedremo tra poco. Innanzitutto bisogna mettere subito in chiaro che scegliere di utilizzare questi canali significa rinunciare ad alcuni aspetti:
- La perfezione dello scatto. Ciò che importa è la spontaneità e il momento, l’approccio in questo senso è completamente opposto rispetto a Facebook e a Twitter, qui non c’è oggettivamente il tempo per preparare l’immagine pulita e ordinata come sugli altri social.
- Il calendario editoriale. Proprio a causa della spontaneità, la possibilità di pianificare un calendario è ridotta all’osso. Potrebbe essere utile incaricare un membro dello Staff in grado di realizzare e curare questi contenuti lasciandolo libero di cogliere il momento e di sfruttare la sua creatività.
Snapchat è l’ultimo arrivato tra i social network eppure ha già saputo conquistare, dalla sua nascita nel 2011, una fetta di pubblico in costante aumento. Oggi il fantasmino giallo è frequentato per il 58% da un pubblico maschile e da un 42% femminile, di età compresa tra i 16 e i 34 anni. Il 51% degli utenti ha meno di 25 anni (il 33% tra i 25 e i 34 anni, l’11% tra i 35 e i 44 anni e il 5% oltre i 45 anni).
Da maggio 2015 a gennaio 2016 i video giornalieri su Snapchat sono cresciuti del 350%, mantenendo una crescita mensile del 44%. Nella madrepatria di Snapchat, gli Stati Uniti, il 60% di persone che va dai 13 ai 34 anni usa frequentemente il social network, è cioè uno Snapchatters. Ad oggi vengono generati 8 bilioni di video ogni giorno da 100 milioni di utenti attivi in continua crescita (fonte: Snapchat). Nel 2014 il social network ha avuto un’impennata di crescita, arrivando ad una penetrazione di oltre il 50% degli utilizzatori di smartphone.
In Italia l’applicazione conta circa 700 mila utenti. La cifra non così impressionante se la si confronta con gli utenti di Facebook, che sono più di 28 milioni, ma è comunque in continua crescita. Secondo uno studio IED trasposto in un’infografica, il 42% degli utenti ha meno di 18 anni, mentre il 30.9% ha tra i 18 e 24 anni (fonte: Ied.it). E tra questi il 48% dei giovani utenti usa Snapchat tutti i giorni.
Il suo grande successo è legato al fatto che si tratta di uno strumento di semplice utilizzo, che lascia spazio alla spontaneità e permette una facile personalizzazione dei contenuti. Le grandi catene alberghiere hanno iniziato a sfruttare Snapchat condividendo ogni giorno scene di vita quotidiana all’interno delle proprie strutture: la W hotel ha creato un filtro apposito con una cornice che accomuna tutte le condivisioni, mentre Marriott, la prima catena a scegliere Snapchat come modalità d’espressione, ha ingaggiato alcuni youtubers per raccontare il dietro le quinte delle sue strutture in giro per il mondo.
È una forma di storytelling giocosa e informale che permette agli utenti di “entrare” all’interno dell’hotel direttamente dai propri smartphone, osservando alcuni dietro le quinte e le attività delle persone che lavorano in albergo. Questi contenuti più “privati”, consentono di creare un maggiore engagement con il pubblico, curioso di scoprire la vita dell’hotel. Anche la condivisione live degli eventi speciali che avvengono in hotel è un ottimo strumento di promozione, oppure un semplice concorso per promuovere l’hotel, può anche essere un modo di lanciare delle offerte last-minute o a tempo limitato. Può anche essere un modo per promuovere nuovi servizi in anteprima.
Da quando Instagram è comparso per la prima volta nell’App Store di Apple, il 6 ottobre 2010 (e su Android il 3 aprile 2012), si è diffuso sempre di più raggiungendo l’enorme cifra di 500 milioni di utenti attivi mensilmente a livello globale, di cui 300 milioni attivi quotidianamente. Negli ultimi anni poi si è compreso sempre di più che Instagram non si limita ad essere solo una raccolta di foto delle vacanze, ma può invece diventare un’ottima vetrina per molte aziende, piccole e grandi. L’agenzia eMarketer ha rilevato infatti che l’utilizzo di Instagram da parte delle aziende per le proprie campagne marketing promozionali nel 2016 ha superato il 48%, prevede inoltre che in questo 2017 la percentuale salirà addirittura al 70%, superando così anche Twitter.
Con l’arrivo di Instagram Stories, il nuovo servizio che in soli due mesi dalla sua attivazione ha conquistato oltre 100 milioni di utenti, è possibile creare dei brevissimi video personalizzabili per raccontare in tempo reale l’esperienza del soggiorno in hotel. Il principio è lo stesso di Snapchat: il contenuto è breve e soprattutto a tempo: sparirà dopo 24 ore. Questa temporalità è rapidamente diventata lo strumento social fondamentale per intercettare e stimolare gli influencer, i travel blogger e i Millennials.
Si diceva, il principio che regola i due social è assolutamente identico, ciò che differisce è il target. E quindi, per decidere quale tra Snapchat e Instagram Stories fa più al caso vostro occorre determinare il target a cui ci si vuole rivolgere.
Come v’identificate? Quanto è ampia la vostra presenza online? Siete già su uno spazio social? Quale? Quale pubblico riuscite a coinvolgere attraverso i vostri social?
Ovviamente, chi ha già un profilo Instagram, è di gran lunga avvantaggiato in tema di fidelizzazione rispetto a chi deve creare da zero un profilo Snapchat.
Dicevamo, a seconda del target, sarete in grado di determinare quale tra Snapchat o Instagram Stories fa più al caso vostro: ad esempio, se la vostra struttura ha un target familiare, è consigliabile puntare verso il secondo, mentre se si è un ostello frequentato principalmente da giovani è decisamente più consigliabile Snapchat, visto che la percentuale maggiore di utenti attivi su questa piattaforma ha tra 16 e i 34 anni. Una volta scelto il social bisogna pensare a una strategia di contenuti che sia principalmente visuale, poiché le persone ricordano maggiormente ciò che vedono, rispetto a ciò che leggono (la percentuale è del 80% per le immagini rispetto al 20% per i testi). È fondamentale infine trovare uno stile di pubblicazione che sia coerente con la propria identità, come ha fatto ad esempio la Masseria Salento, che ha scelto di utilizzare colori tenui e colori pastello, in linea con i suoi arredi e con l’ambiente.
Sia Snapchat che Instagram Stories non devono quindi essere viste come delle sfide ma come una nuova occasione per esprimere l’identità della propria struttura ricettiva e, soprattutto, come un nuovo modo, più divertente, per fare engagement sul profilo del vostro hotel.
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