RevPOR e RevPAR…che differenza?

Home > Revenue Management > RevPOR e RevPAR…che differenza?

RevPOR e RevPAR…che differenza?

Che cosa sono i RevPOR e RevPAR? Da questa immagine non si può certo intuire di cosa vorrei scrivere stavolta, ma dalla Reception si inizia o si parte e molte cose le si vedono qui, certo guardandosi attorno, leggendo, ascoltando e soprattutto non limitandosi a fare solo ciò che ci viene detto!

Non solo eseguire ma anche capire…perchè?

Quanto più si sa ed impara nel corso del tempo, tanto meglio si farà il lavoro per il quale siamo stati ingaggiati…no?

Ma quando si sceglie di fare le cose sul serio e soprattutto di capire il significato della gestione alberghiera, ci sono un monte di termini tecnici espressi generalmente in lingua Inglese da acquisire…

Quelli di cui parleremo oggi non sono capitati per caso, ma unicamente perchè richiesto esplicitamente…

Iniziamo da un concetto a mia avviso rilevante : vi sono probabilmente molti modi di intendere il prodotto albergo ma se si vuole puntare al successo del nostro business, dovremmo cercare di distinguerci e volgere verso la qualità del servizio e prodotto offerti!

Un hotel inizia a distinguersi ed a divenire competitivo quando crea valore aggiunto. Come? Pianificando attentamente ogni dettaglio. Ciò che si deve realizzare è:

  • leadership dei costi (offrire un prodotto e servizio a costi inferiori rispetto ai nostri competitors)
  • differenziazione ( nel servizio o prodotti offerti rispetto alla concorrenza)
  • targetizzazione (specializzarsi su una nicchia di mercato…)

Creare nuovo valore volgendosi verso il mercato in modo quanto più flessibile possibile in modo da aspirare alla soddisfazione di qualsiasi potenziale cliente, garantendo una qualità sul servizio, puntando sulla celerità  del servizio dal back office al resto del movimento interno.

Il RevPOR e RevPAR ci servono sostanzialmente per effettuare delle statistiche e comprendere in modo più approfondito quello che succede minuto per minuto nella nostra struttura :

  1. RevPOR : Revenue per Occupied Room (un indicatore utilizzato per comprendere i ricavi ottenuti dalla vendita delle camere vendute in un certo spazio temporale). Il RevPOR è calcolato sommando tutti i redditi generati da una camera occupata, comprensivo delle spese di soggiorno e servizio in camera (Food and beverage, laundry) e dividendo per il numero di camere occupate.
  2. Il RevPOR differisce dall’ ADR (Average Daily Room), che non include spese come il food and beverage per es.
  3. RevPAR : Revenue per Available Room (Fatturato generato per camera disponibile).

È il sistema più semplice per confrontare l’andamento di aziende alberghiere di dimensioni diverse, perché prende in considerazione il fatturato generato dalla vendita delle camere in rapporto al numero totale di camere disponibili (non quelle vendute: altrimenti si ottiene l’indicatore ADR).

E’ l’indice di salute di un hotel in termini di Revenue Management. Stabilisce infatti il valore economico di ogni singola camera su precisa base temporale (giorno, settimana, mese, anno), prende in considerazione i ricavi relativi alla vendita della camera, escludendo qualsiasi altra forma di ricavo ed escludendo i costi operativi derivati dall’utilizzo della stessa.

Si potrebbero prendere in considerazione altri fattori quali la percentuale di occupazione (OR) o il prezzo medio per camera venduta (ARR) ma il fatto è che codeste considerazioni non vi porterebbero lontano nè vi darebbero una situazione reale dell’andamento economico della vostra attività perchè occupazione non significa ricavo altrettanto ottimale!

Il RevPar invece, prende in considerazione la globalità delle camere disponibili, anche quelle non vendute. Questo fattore apre nuovi orizzonti nella politica di vendita di un hotel considerando che una camera rimasta invenduta è persa per sempre ma i vostri costi fissi sono lì che vi aspettano! (si dice sempre “una camera è un bene deperibile. Ciò che non vendi ora, è perso per sempre”) .

Anche per questo le politiche tariffarie alberghiere (ma non solo) si concentrano sull’assoluta flessibilità dei prezzi di vendita, adattandosi all’andamento del mercato e creando forbici tariffarie sempre più ampie, segmentate per tipologia di mercato…Questo discorso si può applicare parzialmente anche per altre tipologie ricettive, perchè ciò che conta per ogni Host come Hotelier è vendere tanto di più quanto meglio possibile e la c.d. forchetta tariffaria la si crea per aumentare le possibilità di vendita, seppur magari a prezzi diversi, a qualsiasi tipologia di cliente (dal più risparmioso al secondo meno sensibile ai costi…).

Alla fine ciò che conta veramente è la capacità di restare sul mercato a qualunque costo, adoperandosi per restare competitivo ma allo stesso tempo non eccedere nell’abbassamento selvaggio dei prezzi…magari può essere più proficuo aggiungere qualche opzione o servizio.

Che ne pensate?

Follow me
Latest posts by Luisa Rellini (see all)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hospitality Travel & Tourism News