Come rendere un albergo silenzioso ?

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Come rendere un albergo silenzioso ?

Come rendere un albergo silenzioso ? Quali sono gli interventi da prevedere per la struttura, gli interni, le camere, i corridoi, gli spazi comuni ??

I cd “requisiti acustici passivi minimi” ovvero il rumore che passa attraverso le pareti e che disturba il sonno o la concentrazione nella vita quotidiana.
Naturalmente ciò riguarda anche gli alberghi, oggetto di una Legge risalente al 1997.

Il D.P.C.M. del 5/12/1997, entrato in vigore a febbraio 1998, fissa i requisiti minimi di ogni ” albergo, pensione ed attività assimilabile”.

Tali requisiti acustici passivi minimi stabiliscono quanto la facciata dell’albergo debba proteggere dal rumore esterno, quanto la soletta debba proteggere dal rumore del piano di sopra o di sotto, quanto dal calpestio di chi sta sopra.

Quanto rumore possano fare gli scarichi idrosanitari o l’impianto di trattamento aria o l’ascensore. Quanto le attività ricreative serali possano essere udite nelle stanze ecc ecc

In breve, il D.P.C.M. pone una serie di limiti che devono essere affrontati da uno specialista in fase di progettazione, cd ” Tecnico Competente in Acustica” così definito dalla Legge nr 447/ 1995, art 2.

Dovendo un albergo rispettare un fonoisolamento di facciata pari a 40 dB, va considerata ogni facciata di ogni singolo vano. Quindi quando si legge ” serramenti garantiti a norma di legge” può in fondo trattarsi di una pubblicità fuorviante….

Stesso discorso per le solette, che devono garantire un fonoisolamento minimo di 50 dB, o per le pareti interunità, anche loro con limite di 50 dB. Anche in questo caso non si può generalizzare il prodotto e/o servizio per qualsiasi edificio.

Discorso diverso per il rumore da calpestio, che non può andare oltre i 63 dB, per il quale la moquette rappresenta un’ottima soluzione da un lato, perchè per altri versi non può essere installata ovunque. In tal caso, vi sono a supporto le guaine anticalpestio, da posizionare sotto al pavimento per renderlo galleggiante, da prevedere in fase di progettazione.

Nel corso dei quasi 13 anni questo Decreto ha subito una serie di chiarimenti ed avrà presto una nuova edizione.

Il 1° chiarimento sancisce il fatto che si applica anche alle ristrutturazioni (ex leggi regionali nonchè nuovo decreto approvato a Settembre).
I requisiti di isolamento acustico vanno rispettati anche tra camere confinanti nonchè il livello sonoro da calpestio.In base al nuovo decreto (in base alla norma UNI 11367 del 22/07/2010), ogni unità immobiliare (incluse strutture alberghiere) per essere venduta od avere l’agibilità dal Comune (se nuova) dovrà avere una classificazione acustica (dalla 1° alle 3°) a seguito di un collaudo acustico eseguito sull’opera finita.

Infine, relativamente all’acustica ambientale : qualsiasi nuova costruzione deve essere dotata dell’analisi previsionale di clima acustico, ovvero di una analisi del rumore esistente nell’area in cui si vorrà realizzare la neo-struttura e della potenziale evoluzione di questo nel tempo….

Luisa Rellini
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