Come creare un Competitive set e per quale motivo? E’ poi davvero così utile sapere come lavoriamo in rapporto ai nostri concorrenti (o competitors)?
La domanda sorge spontanea e dato che ricevo molte letture su un post che scrissi in passato sulla definizione di Competitive set ho pensato di aggiungere qualche approfondimento nonchè di combinare il discorso con quanto concerne invece la gestione delle strutture extralberghiere.
E’ possibile non avere competitors o come sentii in passato non curarsi di cosa fanno gli altri? Credo che sia impossibile non avere competitors, anzi, vorrei aggiungere che potrebbe essere dannoso realizzare in ritardo di non avere concorrenti intorno… perchè già nella ricerca della location giusta per il proprio investimento, si valuta proprio quanto quella destinazione o dato territorio possa attirare l’attenzione.
Se pensassimo solo alla bellezza della nostra struttura e del nostro prodotto/servizio senza curarci del territorio circostante, non potrebbe trattarsi di un potenziale flop? Oppure quanta comunicazione mirata dovremmo organizzare per far conoscere i pro e contro per cui invogliare all’acquisto?
Quante volte vi capita di ricevere richieste informazioni dal vostro potenziale ospite che vi chiede proprio cosa fare, le distanze da una località all’altra, tour e tanto altro legato inevitabilmente alla vostra destinazione con i suoi usi e costumi, oltre a tradizioni ed eventi popolari?
Ancora mi viene da aggiungere, quante volte il vostro sito viene ricercato in base a specifiche keyword o proposte mirate? Fate mai caso alla portata (o reach) dei vostri contenuti e di come siete stati trovati dal Web?
Per le strutture alberghiere, allego un utile ed informativo link su come realizzare la propria tabella comparativa basandosi su vari fattori, quali per esempio :
- None struttura, numero di stelle (anche se non sempre è indicativo di qualità), numero totale di camere, location
- Ranking online
- Tariffe : vostra BAR in rapporto al periodo e dei vostri concorrenti
- Stile del vostro sito web… ebbene sì, tutto serve per attirare l’attenzione, si vende attraverso la credibilità ma anche buona reputazione e comunicazione attraverso video ed immagini
- Quante Lingue vengono utilizzate o conosce il vostro staff? (anche questo può fare la differenza)
- Attraverso quali canali di vendita online sono rintracciabile e prenotabile?
- Quali caratteristiche offro tra quelli in genere preferiti (vedi spiaggia privata e/o piscina, WiFi, colazione, servizio di ristorazione, sale meeting etc)
Ora, dato che creare un competitive set basato su caratteristiche similari e nel proprio territorio di riferimento è molto utile, è possibile fare altrettanto per una struttura extralberghiera?
Dal mio punto di vista, direi proprio di sì… le strutture extralberghiere si possono distinguere per :
- location
- buona o ottima reputazione
- buona comunicazione
- qualità del servizio e prodotti offerti
- buona interazione con l’ospite
Le strutture extralberghiere non si distinguono per stelle (salvo magari gli Agriturismi con le spighe).
Possono quindi puntare su una qualità superiore a parità di prezzo o qualcosa di diversificante rispetto alla offerta standard di pernottamento e colazione o mezza pensione.
Un modo per valutare la considerazione degli ospiti avuti, può ricavarsi dai commenti (che meglio riceverli perchè significa aver comunque provocato delle emozioni piuttosto che nulla)…
Magari, come in questo momento storico, le strutture che hanno saputo lavorare in modo più trasparente e generoso, raccolgono oggi i frutti rispetto a strutture che non hanno curato altrettanto bene la propria reputazione o qualità del servizio o che hanno magari cambiato gestione…
Vorrei però anche aggiungere qualche dettaglio legato proprio alla offerta di alloggio : è innegabile osservare come le case vacanze, locazioni turistiche o ville abbiano oggi qualche chance in più rispetto a strutture che possano lasciar percepire al proprio potenziale ospite rischio di ridotto distanziamento sociale…
Le strutture extralberghiere regolarmente riconosciute coprono il 55% delle camere dell’ospitalità italiana.
Seppur gestite spesso in forma NON-imprenditoriale, pagano le tasse, il canone Rai maggiorato, Siae etc ma sono soggette anche ad altri vincoli quali la registrazione delle presenze e segnalazione alla Questura mediante sito alloggiatiweb nonchè registrazione del flusso turistico alle Regioni ed ISTAT. (Fonte : bed-and-breakfast.it)
Meritano rispetto ed ho realizzato nel corso di questi anni quanto bene possano lavorare e creare valore aggiunto, nonchè quanto di quello imparato nel settore alberghiero si possa applicare anche ad altre tipologie ricettive.
Che ne pensate?
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