Bonus Vacanze : come funziona?

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Bonus Vacanze : come funziona?

Bonus vacanze : come funziona e soprattutto a chi è rivolto e come ottenerlo?

Bene, questo è un argomento largamente dibattuto ma come periodicamente faccio, vorrei aggiungere qualche postilla senza entrare ovviamente in polemica.

Il provvedimento per il bonus vacanze è destinato a famiglie con un reddito ISEE non superiore a 40mila euro ed è utilizzabile per pagamenti legati a servizi offerti in Italia dalle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (vedi agriturismi, campeggi, villaggi o bed&breakfast) .

Certamente, come avrete già letto, al proposito nobile di incentivare le vacanze in Italia e sensibilizzare gli italiani a restare nel nostro Paese anzichè partire per altre destinazioni, si aggiunge un dettaglio penalizzante per gli albergatori ed altri titolari d’impresa turistica che dovrebbero anticipare la somma per ricevere poi un credito d’imposta.

Un provvedimento dunque che va a scontentare le parti interessate ma anche intermediari quali in primis le OTA. Quanti alberghi, agriturismi o anche bed&breakfast saranno favorevoli in tal senso?

Il Bonus vacanze previsto varierà d’importo in base al numero di persone : oscillerà quindi da Euro 500 (per una famiglia di almeno 3 persone) fino ad un minimo di Euro 150 per i single. Il contributo dovrà essere speso dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.

Come funziona?

La somma sarà dunque divisa in modo iniquo, coinvolgendo il turista per il 20% del totale e lasciando il restante 80% a carico dell’albergatore, il quale recupererà le somme spese in questo modo sotto forma di credito d’imposta (quindi come compensazione di altri tributi) nel 2021, a seguito della sua presentazione del modello unico l’anno prossimo.

Come avrete certamente intuito, per poter usufruire del bonus vacanze con sto giochino del 20 vs 80% occorre che il pagamento sia diretto, non attraverso l’intermediazione dei canali di vendita online…

In aiuto all’albergatore, esiste la possibilità di cedere il credito ai propri fornitori, privati o istituti di credito o intermediari finanziari.

Tra i vari ostacoli, si annovera poi che il Tax credit sembra escluda gli affitti, nonchè il frazionamento dell’acquisto per soggiorni presso più strutture… (la cosa che mi sembra più giusta).

Come richiedere il bonus?

Siamo sempre più digitalizzati ed è così che il Governo ha pensato ad un sistema geniale e forse un pò restringente per poter richiedere il contributo.

Fino a pochi giorni fa, questo era il progetto : il decreto attuativo del bonus non è ancora attivo ma l’idea è quella di utilizzare una applicazione per smartphone, così che il potenziale usufruitore debba in primis scaricarsi l’app, quindi presentare la domanda inclusiva dei documenti necessari per la validazione (ovvero la dichiarazione ISEE che confermi il limite reddituale) ed aspettare l’esito.

A metà giugno dovrebbe essere lanciata dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo un’app che registrerà i dati del beneficiario e genererà un QR code per poter procedere. Sarà quindi necessario, oltre organizzarsi con i documenti richiesti, fare domanda per ottenere uno SPID code. Qui di seguito una lista di Identity Provider

Qualora la propria domanda venga accettata, sull’app comparirà un codice a barre legato alla nostra richiesta e nucleo familiare dichiarato.

Una volta arrivati in struttura, l’albergatore o chi ne fa le veci dovrà scansionare il codice per poter usufruire del credito.

Da deliberare come fare perchè si possano accettare anche le prenotazioni intermediate che però spesso comportano una commissione pari al 15-20% ovvero quanto il nostro ospite pagherà, servirà solo per coprire la % sul venduto…

Quanto vi sembra ottimale questa presentazione? E quante strutture aderiranno a questa proposta, in un momento dove ciò su cui puntare dovrebbe essere far girare il caro soldino?

Gli alberghi non mancano in Italia… solo per fare qualche numero sulla base di quanto pubblicato in Marzo 2020. Che ne pensate?

Luisa Rellini
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